Katrin Di Lorenzo – Studio Associato RiPsi
L’inizio di un nuovo anno scolastico, il riprendere l’attività didattica sospesa per tutta l’estate, può portare con sé una dose elevata di ansia.
Il primo giorno è il giorno in cui il distacco è maggiormente sentito dai più piccoli. Se si inizia un nuovo ciclo di studi, come nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, è utile che i genitori accompagnino i figli in questo nuovo inizio: possono entrare in aula con loro (molte scuole lo prevedono), aiutarli a tirare fuori il loro materiale, curiosare insieme la nuova classe e i nuovi compagni.
È importante non dimenticare che per i bambinialcuni elementi possono essere fonte di ansia e paurain quanto parte di una nuova esperienza ancora sconosciuta:
- i nuovi spazi
- i nuovi compagni
- le nuove maestre
- i libri, i quaderni e il materiale mai usato prima
Per metterci meglio nei loro panni possiamo pensare che stiano vivendo un’esperienza simile a quando da grandi iniziamo un nuovo lavoro in un posto sconosciuto con nuovi capi e colleghi, con la consapevolezza di essere gli ultimi arrivati.
E’ quindi importante che mamma e papà siano attenti a:
- non sminuire la paura o le insicurezze dei figli
- accogliere queste incertezze stando vicino ai loro bambini
- rassicurarli ed incoraggiarli, parlando apertamente con loro di queste paure
Questo atteggiamento deve proseguire anche per il periodo iniziale in cui i piccoli studenti saranno ancora incerti e poco sicuri su come organizzare il loro materiale didattico e i compiti. Obiettivo della scuola e della famiglia è che i bambini diventino autonomi, ma questo è un punto di arrivo a cui si giunge con gradualità dopo che con pazienza, affetto e vicinanza, il bambino si sente più sicuro.
Anche rispetto all’ingresso alla scuola secondaria di primo gradovale quanto detto sopra. Ora i ragazzi sono più grandi, ma il passaggio che stanno affrontando è comunque importante e le due scuole (quella lasciata e quella nuova) sono molto diverse tra loro:
- tanti professori e non le solite maestre
- molti libri graficamente diversi da quelli usati negli anni precedenti (meno immagini e più pagine scritte)
- durante la giornata si alternano diverse materie e altrettanti docenti
- l’organizzazione del diario e dei compiti cambia completamente
I genitori a volte non danno il giusto peso a questi momenti di passaggio, ma il mondo dei bambini, visto dai bambini, ha occhi diversi dai loro. Più i bambini/ragazzi saranno accompagnati e rassicurati, più diventeranno autonomi in fretta.
Anche se meno ansiogeni, anche gli inizi in classi appartenenti allo stesso ciclo scolasticopossono portare con sé ansie e paure, in particolare dovute alla paura di aver dimenticato quanto appreso lo scorso anno o essere meno efficienti a causa della lunga pausa estiva.
Sarebbe utile che durante le prime settimane maestri e professori non dessero troppi compiti agli alunni, per dare loro il tempo di riprendere gradualmente i ritmi scolastici.
Può capitare che il primo periodo dell’anno sia accompagnato anche da somatizzazioni dell’ansia provata: mal di pancia, mal di testa, sonno interrotto o fatica ad addormentarsi. Questi sintomi/segnali vanno accolti ed esplicitati, parlando ai bambini del fatto che è normale essere agitati quando si inizia un nuovo percorso, ma che presto impareranno le nuove richieste della scuola e si sentiranno a loro agio e sereni in classe.
Come ogni stato emotivo, anche questo provato per l’inizio dell’anno scolastico è importante sia accolto, esplicitato ed elaborato assieme ai genitori per non lasciare il bambino in preda a paure che possono poi sfociare in veri stati di angoscia. Se tutto procede al meglio i sintomi e le paure scompaiono dopo le prime settimane, in caso contrario può essere utile rivolgersi ad un esperto per valutare la situazione psico-emotiva del bambino/ragazzo.
Ogni cambiamento, ogni passaggio di crescita può rappresentare, se ben gestito, un gradino in più verso una crescita psicofisica sana e sicura.
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