Corine de Ruiter, Luciano Giromini, Gregory J. Meyer, Christopher M. King, Benjamin A. Rubin
Studio RiPsi ha il piacere di rendere noto che la rivista Psychological Injury and Law, una delle riviste più prestigiose al mondo relativamente alle tematiche di natura legale, ha appena pubblicato un articolo scientifico estremamente importante per quel che riguarda l’utilizzo del test di Rorschach nell’ambito della psicologia giuridica.
In questo articolo, gli autori de Ruiter, Giromini, Meyer, King, e Rubin chiariscono le ragioni per cui il test di Rorschach può essere (ed è consigliabile che sia) usato nei Tribunali, purché venga utilizzato un approccio evidence-based, ovvero, purché sia utilizzato il metodo maggiormente accettato dalla comunità scientifica (i.e., il metodo R-PAS) in maniera appropriata.
Dopo aver riassunto e approfondito alcune delle principali critiche mosse al test negli ultimi decenni, gli autori esaminano i dati scientifici attualmente disponibili per discutere i meccanismi psicologici alla base del funzionamento del test e chiarire quali siano le condizioni necessarie affinché questo test possa effettivamente essere utilizzato adeguatamente nel contesto forense.
La conclusione a cui arrivano gli autori è che il Rorschach è in grado di offrire una fotografia del funzionamento psicologico della persona esaminata da un punto di vista privilegiato e unico, piuttosto diverso rispetto a quanto può essere rilevato tramite la somministrazione di test psicologici di altra natura (ad esempio, strumenti self-report).
La lettura di questo articolo è consigliata a chiunque si occupi di assessment forense e/o utilizzi il test di Rorschach in tale contesto.
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